Il Corpo

Malattie sessualmente trasmittibili

Le malattie SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

“Non sapevo! Non immaginavo che esistessero malattie così”, racconta una signora turbata al sapere che la figlia sedicenne ha una condilomatosi genitale.
“Si tratta”, dice il medico, “di un’infezione da papillomavirus, ha provocato la comparsa di moltissime verruche sui genitali che richiederanno uno o più interventi laser.
Inoltre, indipendentemente dal tipo di trattamento, possono ritornare spontaneamente”.
“Ma neanche io sapevo che esistevano malattie così!” sostiene arrabbiatissima la figlia, come se l’infezione fosse colpa del medico che gliel’ha diagnosticata.
“Perché proprio a me, che ho avuto solo due ragazzi?”.


Sono tantissimi i genitori che “non sanno” e non educano i propri figli – maschi e femmine – all’unica forma di protezione attualmente disponibile contro le malattie sessualmente trasmissibili: l’uso del profilattico o del Femidon sempre, sin dalle prime esperienze.



Nella sessualità, la massima priorità deve essere la conoscenza.
Occorre superare l’imbarazzo che talvolta si sente e informare i figli, poiché conoscendo i rischi diventa più facile prendere decisioni responsabili per la propria salute e per il propri futuro.
Attraverso un buon dialogo e con la prevenzione si possono diminuire i rischi di contrarre queste malattie che un tempo venivano chiamate veneree: oggi si parla più modernamente di malattie sessualmente trasmesse o trasmissibili.
Con l’attuale diffusione di queste infezioni, si può contrarre una malattia fin dal primo rapporto, se il partner, anche giovanissimo, sono portatori sani, spesso senza saperlo.
La promiscuità è ormai diffusissima tra i giovani e meno giovani e non è più possibile fare gli struzzi pensando che: “Tanto a mio figlio non capiterà”.



Le malattie sessualmente trasmissibili possono colpire chiunque abbia rapporti o attività sessuale non protetta dal preservativo, indipendentemente dall’età, dal sesso o dal fatto che i rapporti avvengano con persone dello stesso sesso o di sesso diverso.
I rapporti protetti dal preservativo sono importanti soprattutto all’inizio di una nuova relazione, quando non si conosce lo stato di salute del partner e le sue esperienze sessuali precedenti.

Come avviene il contagio?

Il contagio per via sessuale avviene quando i microrganismi vengono portati all’interno del corpo attraverso lo sperma, le secrezioni vaginali o il sangue, oppure attraverso il contatto diretto della pelle o mediante il contatto tra le mucose che rivestono le parti intime, la bocca o l’ano.
Alcune malattie possono essere trasmesse al feto o al neonato durante la gravidanza o attraverso il latte materno.
Queste malattie non possono essere trasmesse attraverso toss o starnuti e neppure sui mezzi pubblici, a scuola, durante i contatti sociali in generale.
Non sono trasmesse dalle zanzare o dagli animali domestici, non sono dovute alla sfortuna o al malocchio.

Quali sono le malattie sessualmente trasmissibili più diffuse?

La Chlamydia è una delle infezioni sessualmente trasmissibili più diffuse e può essere particolarmente presente tra le femmine sessualmente attive con meno di 20 anni.
I primi sintomi si manifestano da una a tre settimane dopo l’esposizione e possono essere molto lievi (un certo bruciore quando si urina).
Tuttavia nel 75% dei casi per le donne e nel 50% dei casi per gli uomini l’infezione è asintomatica, per cui la malattia e diagnosticata solo se la si va a cercare oppure per le complicanze che sviluppa.
Nelle femmine è responsabile di infiammazioni dell’utero (cerviciti) o degli organi collegati (infiammazione delle tube di Falloppio o salpingite o più in generale malattia infiammatoria pelvica quando l’infezione si è estesa).
Nei maschi provoca uretriti (infiammazione dell’uretra) e epididimiti (infiammazioni dei testicoli).
Trascurare questa infiammazione può essere causa di sterilità per entrambi i sessi.
Si può curare efficacemente con gli antibiotici.



L’Herpes genitale è una infezione virale a trasmissione sessuale.
Dopo un’incubazione di 2-15 giorni si manifestano delle piccole vesciche dolorose sugli organi genitali o vicino a essi.
Si tratta di un virus che provoca episodi di malattia che si ripetono nel tempo (recidive) a cui sono più soggette le donne e la probabilità di contrarlo aumenta con l’avanzare dell’età e con il numero di partner.
Si trasmette per contatto; gli episodi recidivanti si possono trattare con farmaci che diminuiscono la frequenza delle ricadute e ne riducono i sintomi.



La Sifilide è una malattia batterica che si contrae per contatto sessuale diretto con la persona infetta.
Tutti i rapporti, anche parziali e i contatti con le mucose sono in causa per la sua trasmissione.
Negli ultimi anni è in aumento e sono stati riscontrati numerosi casi.
Non è una malattia facile da diagnosticare perché possiede molte manifestazioni cliniche diverse e se non curata in tempo si diffonde in tutto il corpo portando a serie conseguenze.
Si manifesta soprattutto con lesioni o sintomi a carico della cute che compaiono con differenti manifestazioni nel tempo: le “macchie” tendono dapprima a essere localizzate sui genitali, ma poi diventano più diffuse.
La sifilide può colpire anche gli organi interni.
La prognosi è tanto più favorevole quanto più è tempestiva la diagnosi e quanto più è precoce e regolare il trattamento che viene effettuato principalmente con la penicillina.



La Gonorrea è una malattia causata da un batterio che si trasmette quasi esclusivamente per contatto sessuale.
Presenta un breve periodo di incubazione, che va dai 2 ai 5 giorni; i sintomi nella donna sono caratterizzati da infiammazioni della bocca dell’utero con eventuale perdita di liquido bianco verdastro vaginale, cistiti e dolori addominali.
Negli uomini il sintomo principale è lo scolo di materiale giallo verdastro dall’uretra.
La terapia migliore per questa malattia è costituita dagli antibiotici.
Il fatto di avere contratto la gonorrea una volta non immunizza la persona dal poterla contrarre successivamente.



I Condilomi sono oggi la malattia virale sessualmente trasmessa più diffusa.
Quando l’infezione si sviluppa (nella maggior parte dei casi non dà sintomi visibili), sui genitali e/o intorno all’ano compaiono escrescenze irregolari, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno e di dimensioni variabili.
Sono le cosidette “creste di gallo”. Nel 20% dei casi i condilomi spariscono da soli nell’attesa di un trattamento.
Quindi niente paura, la cura ha un carattere prevalentemente “estetico” e avviene mediante l’applicazione locale di farmaci o veloci interventi chirurgici.
Oggi sono disponibili due tipi di vaccini che prevengono le infezioni più pericolose, cioè quelle che malcurate e associate al fumo possono condurre allo sviluppo del cancro della cervice uterina.



Il Papilloma Virus umano (HPV) è un virus responsabile di un’infezione genitale che, nelle donne, può causare il cancro al collo dell’utero.
il Papilloma Virus è molto diffuso sia tra gli uomini che tra le donne e si trasmette con facilità per via sessuale, anche attraverso rapporti non completi.
Nella maggior parte dei casi il Papilloma Virus viene eliminato spontaneamente e in genere non si hanno manifestazioni evidenti dell’infezione.
In Italia alle ragazze tra gli 11 e i 12 anni viene offerta attivamente e gratuitamente la vaccinazione contro il Papilloma Virus.
La vaccinazione serve a prevenire le infezioni, non a curare quelle già in atto.
L’AIDS è la malattia causata dal virus HIV (Human Immunodeficiency Virus) che abbassa tutte le difese immunitarie del corpo umano.
L’infezione si contrae per contatto diretto tramite il sangue, lo sperma o le secrezioni vaginali.
Una volta contratto, il virus può rimanere silente (stato di sieropositività) per molti anni prima di portare a manifestazioni cliniche che, nello stadio più avanzato, conducono alla morte.
Dal momento in cui si è contratto il virus HIV si diventa potenziali veicoli di trasmissione del virus stesso.
Attualmente non esistono vaccini che possono prevenire l’infezione da HIV, l’unica difesa è la prevenzione: evitare rapporti sessuali non protetti sia etero che omosessuali (anali, vaginali o orali) con partner occasionali o con partner sospetti e nel dubbio utilizzare sempre il profilattico.
Non fare uso di droghe perché queste deprimono le difese immunitarie e comunque evitare di scambiare le siringhe.



Se si vuole accertare il proprio stato di salute nei confronti dell’infezione o nel caso si abbia avuto un rapporto sessuale non protetto a rischio di infezione, è opportuno eseguire il test di sieropositività dopo un mese dall’episodio di rischio, dopo 3 mesi e dopo 6 mesi: solo dopo questo periodo di tempo il test può essere definitivamente considerato negativo.
E durante tutto questo tempo occorre usare il preservativo!

Altre malattie, non solo a trasmissione sessuale

La Candida è un genere di fungo normalmente presente sulla nostra cute e sulle nostre mucose e solo quando si riproduce eccessivamente dà origine a fastidiosi disturbi.
Si manifesta con emissione di secrezioni vaginali dense e biancastre accompagnate da prurito, bruciore e a volte dolore.
Nel maschio si può manifestare con un’infiammazione superficiale del glande e del prepuzio.
In genere la candida non richiede trattamenti impegnativi: nelle donne spesso è sufficiente usare una cura locale oppure dei farmaci da assumere per via orale.



La Scabbia è causata da piccoli insetti, o acari, che vivono nello spessore della pelle provocando dei fastidiosi pruriti.
È contagiosa e può essere trasmessa attraverso la biancheria e il contatto diretto con la persona malata.
Si presenta sotto forma di eruzione cutanea e può essere trattata applicando sulla pelle medicamenti antiparassitari.

Come si fa a individuare un’infezione e curarla?

Le malattie sessualmente trasmissibili si possono contrarre fin dal primo rapporto sessuale e anche nel caso di un unico rapporto sessuale.
Se la diagnosi viene fatta in tempo, queste malattie sono curabili e non danno luogo a conseguenze negative.
Se si osservano secrezioni anomale dai genitali, ulcerazioni o piccole escrescenze sull’apparato genitale o anche solo in caso di dubbio, si consiglia di consultare il proprio medico il quale sarà senz’altro in grado di fare una diagnosi accurata o suggerire gli accertamenti indispensabili e consigliare poi la terapia più opportuna.
In ogni modo occorre ricordare che le malattie sessualmente trasmesse riguardano entrambi i partner e nel caso in cui uno dei due riscontrasse il problema deve informare l’altro, per poter curare tempestivamente la malattia e impedire così la sua diffusione.
Le uniche malattie per le quali la guarigione non è possibile sono quelle a trasmissione virale.
Tra queste, l’AIDS è sicuramente quella più conosciuta e per la quale non esiste ancora un rimedio efficace.
Quindi l’unica maniera per evitarla è prevenire la sua comparsa mediante l’uso del preservativo.

Dove rivolgersi

Ogni territorio ha un centro e/o ambulatorio per le malattie sessualmente trasmissibili.
In caso di bisogno, per conoscere qual è quello più vicino a te, chiedi al tuo medico di famiglia o consulta la carta dei servizi della tua ASL o del tuo ospedale di riferimento.
Per approfondire l’argomento www.perlasalutesessuale.it