Il Corpo

Sessualità

La sessualità

Panico allo stato puro.
Come fare a dare le istruzioni per l’uso?
Primo passo, equa distribuzione dell’ingrato compito: al padre tocca l’educazione sessuale del figlio maschio e alla madre quella della femmina.
E fin qui ci siamo ma poi, come si deve veramente fare, cosa dire e soprattutto, come iniziare il discorso?
Aspettiamo una puntata di Super Quark che introduca il tema, ne parliamo a bruciapelo mentre laviamo l’insalata, approfittiamo di qualche fugace confidenza sull’amico/a…
Abbiamo un bel dirci che siamo oltre il duemila, che i tabù sono un lontano ricordo, che la sessualità, tutti lo sanno, comincia con il primo ciucciarsi il dito, ma altro è pensare ai nostri figli che “faranno sesso”.

Dal diario di un papà

Ricordo ancora con quale imbarazzo ho cercato di affrontare il “discorso”.
Non sapevo da che parte prenderlo… Mia moglie mi aveva bellamente delegato il compito, con la scusa che tra uomini ci si intende.
Così mentre lo accompagnavo all’allenamento di calcio in auto, ho buttato lì un “Ma tu… come te la cavi con le ragazze?” e lui, non so se sorpreso o altrettanto in imbarazzo “Bene, perché?”
Io sempre più in difficoltà “Bè, certo, immagino, ma mi riferivo a qualche storia particolare, magari qualche ragazzina che ti piace di più…” e mio figlio con l’aria sorniona di chi aveva capito dove andava a parare il discorso: “Scusa, pà, mi stai chiedendo se ho una ragazza e se so come cavarmela?”

Le nostre emozioni

  • Sono orgoglioso di questo figlio che diventa uomo.
  • Mi sento imbarazzato ad affrontare con lui certi argomenti.
  • Lo vedo grande, ma mi sembra piccolo per certe cose.
  • Lui mi fa venire in mente quando avevo la sua età e mi piacerebbe che avesse successo con le ragazze.
  • Ho paura di come se la caverà.

Le nostre emozioni

  • Siamo imbarazzati e ci sentiamo in difficoltà nell’affrontare questo discorso.
  • Abbiamo paura di essere invadenti o di essere percepiti tali.
  • Siamo preoccupati dalla possibilità che i nostri figli possano incontrare le “persone giuste”, sapendo quanto sia difficile riconoscerle al primo sguardo.
  • Siamo confusi: come mai la nostra sessualità è un piacere e quella dei nostri figli è una preoccupazione?
  • È difficile accettare che, su questo aspetto, siano sul nostro stesso piano.
  • Ci rendiamo conto di non avere nessun controllo sul loro corpo, che saranno loro a decidere la loro “prima volta”.
  • Ci sentiamo esclusi dalla loro intimità.
  • Nonostante moltissime barriere li separano ancora dalla condizione adulta, dobbiamo renderci conto che quella della sessualità è caduta, le distanze cominciano ad accorciarsi, il rapporto con loro ha bisogno di introdurre uno sguardo nuovo che riconosca, aiuti e legittimi il loro farsi adulti.

Dal diario di una mamma

La vedo crescere e cambiare giorno per giorno… mi sembra che abbia una grande fretta di lasciarsi il suo passato di bambina alle spalle.
Oggi ho sbirciato nel bagno e ho visto che si stava truccando.
Anche il suo stile sta cambiando.
Sembra voler attirare tutti gli sguardi su di sé! Sono preoccupata delle scelte che farà, mi sembra piccola e vulnerabile.
Così ho deciso di parlarle, di capire se i ragazzi cominciano a interessarle: “Sai, Giulia, mi chiedevo se le tue amiche hanno un ragazzo…”.
La vedo stupita davanti alla domanda a cui risponde con un altro interrogativo “In che senso?”
Mi rendo conto di essere un po’ nervosa quando replico “Nel senso di che fanno, di cosa parlano, come si trovano…”
Giulia reagisce sempre più confusa: “Ma che razza di domande mi fai, cosa vuoi sapere esattamente?”
E io divento sempre più evasiva nel risponderle “Niente, dicevo così, tanto per parlarci un po’ visto che non lo facciamo da un sacco di tempo”.
E lei “Senti mamma, ma non è che per caso sei preoccupata che io possa fare l’amore con Luca??”

Che cosa fare?

  • Pensare se il modo di parlare di sessualità in famiglia è aperto e attento.
  • Scegliere le parole giuste per parlare di sessualità con il proprio figlio.
  • Trasmettere il valore della sessualità fondata sul piacere condiviso e sul rispetto reciproco.
  • Comunicare l’importanza di una sessualità gioiosa.
  • Fatta di corpi che si incontrano, si emozionano, giocano, si conoscono, si meravigliano e si amano.
  • Accettare che ci saranno sempre aspetti della sessualità che non vorrà condividere con noi.
  • Mettere in conto che sceglierà il suo personalissimo modo di vivere la sessualità e che potrà essere diverso dal nostro.
  • Mettere a disposizione la mia esperienza e quello che conosco perché possa utilizzarla quando ne sente il bisogno.