L’incontro con gli altri

Nuove tecnologie e come usarle

Nuove tecnologie e come usarle

Si prendono e si lasciano tramite messaggi e social, cercano informazioni in Internet su amicizia, affetti e sesso, si creano vite parallele in giochi di realtà virtuali, perdono la cognizione del tempo e si ricordano di mangiare solo perché il gioco sullo schermo ogni tanto li avvisa.
Oggi Internet e i cellulari rappresentano un nuovo modo di comunicare con gli altri e alimentano un mondo di relazioni, di emozioni, di scambio di informazioni e di apprendimento.
Un mondo che offre opportunità di crescita senza precedenti.
Come noi, anche i ragazzi utilizzano le tecnologie in base ai propri bisogni e motivazioni.
Spesso hanno l’esigenza di socializzare, di conoscere e di condividere pensieri ed emozioni riguardanti la propria vita scolastica, familiare o strettamente personale.
Stiamo quindi parlando di persone che mentre navigano o parlano al cellulare sviluppano relazioni e vivono esperienze.

I consumi in rete

I ragazzi di oggi sono nati e cresciuti assieme al web e in molti casi hanno sviluppato una competenza e una dimestichezza nell’uso di questi strumenti molto più elevata della nostra.
In genere i giovani in rete cercano contenuti attraverso i motori di ricerca, si scambiano file video e musicali e comunicano tramite chat, forum e blog.
Questi ultimi, così come altri spazi di incontro virtuali – i giochi online o le community – consentono la ricerca e lo sviluppo di nuovi contatti tra chi li frequenta.

Le parole più frequenti

Internet è una rete mondiale di computer collegati tra loro, ai quali si può accedere per trovare informazioni, fare acquisti, o semplicemente parlare o scrivere ad altri utenti.
Internet è un enorme archivio in cui tutti possono condividere dati.
È un contenitore infinito di informazioni, talmente vasto che a volte è facile perdersi o imbattersi in materiali inadeguati.



I social network sono tutti quei siti o piattaforme grazie alle quali è possibile condividere foto, video, slide, informazioni e dati, con altri utenti online, creando una vastissima rete di contatti.
Il blog è una pagina web utilizzata a modo di diario personale.
Chiunque sia in possesso di una connessione Internet può crearsi facilmente uno spazio web dove pubblicare testi e fotografie in completa autonomia, indicando, se lo desidera, anche link ad
altri siti.



Il blog è dunque un luogo dove si può, virtualmente, dialogare e socializzare: i lettori del blog possono infatti scrivere i loro commenti e lasciare messaggi, ma non cambiare o cancellare quello che scrive l’autore dell’articolo.



La chat è una conversazione attraverso Internet; avviene in forma scritta e permette di parlare in tempo reale con altri utenti in rete, in qualsiasi parte del mondo essi siano.
Nella chat domanda e risposta si susseguono in tempi brevissimi, come in un comune scambio di battute tra amici.
La chat è lo spazio in cui si sperimentano relazioni a distanza: l’adolescente che “chatta” non significa che abbia una vita sociale e di relazionale povera e, viceversa, una ricca vita sociale non preclude l’uso della chat.
Per accedere a una chat non ci sono limiti d’età né sono richiesti dati personali: in genere, è sufficiente indicare l’età, il sesso e il nickname.
È importante non rilasciare informazioni riguardo la propria persona e il luogo di abitazione al fine di non essere identificati e rintracciati.
Le community sono costituite da gruppi di persone che condividono gli stessi interessi e che comunicano attraverso l’uso di forum e chat piuttosto che di persona.
Per accedere a una community occorre registrarsi.


A che età posso consentire ai miei figli di esplorare Internet?

La rete è uno strumento che offre innumerevoli possibilità e per questo non va demonizzata.
È importante comunque guidare i ragazzi all’utilizzo del computer e di Internet, stimolandoli a riflettere su potenzialità e rischi.
L’accompagnamento da parte di un adulto (genitore, insegnante, educatore) dovrà essere diverso a seconda delle esigenze specifiche di ogni fascia d’età.
I bambini al di sotto dei 10 anni, in genere, non hanno ancora sviluppato le capacità di pensiero critico necessarie per poter esplorare il web da soli e pertanto occorre un sostegno e un’attenzione costante da parte degli adulti.
Con l’adolescenza, l’uso di Internet diventa massiccio e aiutare i nostri figli si rivela un compito complicato poiché spesso loro sono più preparati di noi in fatto di software e opportunità della rete.
Ciò nonostante, la supervisione del genitore è sempre necessaria perché una buona conoscenza informatica e tecnica non li mette comunque al riparo degli aspetti più pericolosi del web.
Parlare dei rischi della rete significa spesso toccare tematiche delicate, come la sessualità, le emozioni o la legalità.
Costituisce quindi un’occasione per affrontare in modo sereno e aperto argomenti molto vicini al periodo di sviluppo che stanno attraversando.
Durante la pubertà i ragazzi sono molto sensibili agli stimoli esterni; è questo infatti il periodo in cui coltivare il senso di autostima e protezione di sé, in modo da equipaggiarli con le competenze necessarie per ridurre l’esposizione al rischio che il contatto con i mondi virtuali potrebbe generare.
Incrementare le proprie competenze tecniche nell’utilizzo del computer e di Internet, magari facendosi aiutare dai figli è un’ottima occasione per stabilire un canale di contatto e confronto.
Mostrarsi pronti a imparare da loro rafforza la fiducia che hanno in se stessi e nelle loro capacità.

Contenuti illeciti e dannosi

I contenuti illeciti sono quelli contrari alle leggi di uno stato (contenuti pedopornografici, che invitano al turismo sessuale, a reati di tipo economico, informatico, di diffamazione, di violazione della privacy o della proprietà intellettuale, al gioco d’azzardo o che minacciano la sicurezza nazionale).
Per contenuti dannosi si intende ciò che di per sé è lecito, ma potenzialmente nocivo per alcune categorie di persone, come i giovani cybernauti. Presuppongono un danno sul piano etico-morale (materiale pornografico, che non è vietato ma destinato a un pubblico adulto, messaggi razzisti, violenti o crudeli).
In questi casi, bambini e adolescenti, vengono a contatto con contenuti che risultano essere inadeguati e dannosi per la loro crescita e il loro benessere psicologico.